Articolo di Fabio Rosati – Responsabile Mobilità sostenibile Ripensiamo Roma – 18 aprile 2022
L’opera nasce alla fine degli anni ’90 senza mai uscire dai cassetti dei progettisti per diventare reale. La progettazione è stata affidata a Roma Servizi per la Mobilità – la stessa società responsabile delle spettacolari ciclabili fatte di vernice sulle buche – e prevede un percorso totale di quasi 8 chilometri e 400 metri con partenza da Termini, passaggio su piazza della Repubblica, via Nazionale, piazza Magnanapoli, via IV Novembre, via del Plebiscito, largo Argentina, Corso Vittorio Emanuele, attraversamento del Tevere, porta Cavalleggeri, Gregorio VII, Cornelia e arrivo finale a piazza Giureconsulti. In totale, sono 7,4 km con 20 fermate. Prevista poi una diramazione da Ponte Vittorio a piazza Risorgimento, meno di un chilometro e due fermate.
Stando all’ennesimo annuncio in materia – gli ultimi erano di inizio luglio e davano per settembre 2020 la pronta consegna al ministero del progetto – i costi dell’opera, circa 250 milioni di euro (più tram non compresi nel prezzo), saranno a carico del Ministero delle Infrastrutture. I problemi della progettazione riguardano la curva di via del Plebiscito, strada stretta con doppia curva, in cui il doppio binario sarà in sede promiscua con il traffico privato. Il secondo è il passaggio a Corso Vittorio dove i tram transiteranno affiancati ai marciapiedi che verranno allargati con lo spazio per il traffico privato a centro carreggiata.
Ammesso che il progetto venga approvato dal Ministero, lo scenario plausibile è quello del 2026:i tempi sono ormai stretti al limite ma ancora potenzialmente alla portata, fra bando, appalto e cantieri. L’8 dicembre del 2024 il Papa aprirà la Porta Santa per dare il via al prossimo Giubileo. Ma per quella data la futura tramvia Termini-Vaticano-Aurelio rischia di non andare oltre piazza Venezia. In poche parole, il tram che dovrebbe portare i pellegrini nei luoghi giubilari, arriverà a San Pietro soltanto nel 2026, un anno dopo. Questo al momento prevede il cronoprogramma della principale opera di mobilità per l’Anno Santo, anche perché finora è stato finanziato con 120 milioni soltanto il tratto che, passando per via Nazionale, unirà piazza dei Cinquecento a piazza Venezia. Una tempistica lunga che è stata confermata anche dal neocommissario all’opera, Maria Lucia Conti. Qualora, come sembra, venga annullata la creazione della tranvia dei Fori, si libererebbero 188 milioni di cui sono stati richiesti 173 milioni per finanziare la tratta della TAV nel percorso piazza Venezia sino a Giureconsulti ed 11,3 milioni per finanziare la creazione del deposito Centocelle Est per i nuovi tram. A quanto sopra riportato, l’intervento prevede inoltre l’acquisto di 18 tram e la realizzazione di un deposito di parcheggiamento [costo: 293 milioni di euro; non finanziata (istanza al MIMS del 15/01/2021 per l’accesso alle risorse previste dal bando pubblicato in data 31/03/2018 (Avviso n. 2)]; si prevede pertanto un 1°lotto funzionale “Stazione Termini p.zza dei Cinquecento-Piazza Venezia” di 2.200 m (costo: 120 milioni di euro).
Stando alle ultime informazioni sul progetto, sembrerebbe che la TAV, inserita nell’attuale PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), abbia risolto i problemi tecnici e urbanistici più spigolosi (come il passaggio sulla salita/discesa di via IV Novembre e l’alimentazione senza pali della rete aerea su parte del percorso) nonché il passaggio nella Stretta via del Plebiscito. Mancherebbe ancora la decisione sulle modalità di finanziamento mancanti dell’opera per poter avviare l’iter amministrativo verso il progetto definitivo e l’inizio del cantiere.
Visto che il progetto non sarà realizzato in tempo per il prossimo Giubileo e visti gli impatti notevoli che l’opera avrà sulla circolazione, suggeriamo una modifica del progetto ed una sua collocazione quale “Premetrò” secondo i seguenti punti fondamentali:
da Giureconsulti a Termini il progetto non è competitivo paragonato al servizio offerto dalla Metro “A”;
da Venezia a Ponte Vittorio è in sovrapposizione al progetto della futura Metro “C” per Piazzale Clodio;
lungo Via Gregorio VII, urbanizzata sul solo lato interno, la domanda risulta essere scarsa;
la tratta Termini – Venezia, plano–altimetricamente complessa, particolarmente aggressiva sulla viabilità ha altissimi costi e scarsa domanda;
è in contrasto con il rilancio di Termini quale HUB dei treni ad Alta Velocità.
Per soddisfare la domanda di mobilità nell’area Vaticano-Aurelio appare più moderno, utile ed efficace realizzare, a breve termine, un “Anello di Quartiere” con navette 15 posti elettriche collegate alle stazioni Cornelia e San Pietro.
Per non perdere il finanziamento già stanziato per la tratta Termini – P.zza Venezia appare molto più conveniente realizzare la tratta da P.zza Venezia a Ponte Vittorio, deviata da Giureconsulti verso Piazzale Clodio con scambio Metro “A” a Via Fabio Massimo. La proposta Tramvia/Premetrò Venezia-Clodio permetterà di anticipare di 10 anni il collegamento con la Metro”C” e di verificare l’effettiva necessità di prolungare la Metro “C” fino a Clodio.
Bisognerebbe pertanto avere una visione trasportistica per Roma Capitale concreta con una visione della città proiettata nel futuro.